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FEBBRAIO FRENTANO: Le soluzioni del quiz

Questa volta il quiz conteneva 12 domande e dal titolo si poteva dedurre che parlasse delle festività del mese: Carnevale, San Biagio con i suoi fantastici taralli e di certo non poteva mancare San Valentino, anche se non è una tradizionale festa lancianese.

 

Per un lancianese doc le domande saranno state sicuramente molto facile. E tu? Le hai indovinate tutte?

Vediamo insieme le domande e quali sono le risposte esatte.

 

Vi ricordiamo che più o meno ogni mese organizziamo un quiz a premio, trovate ogni volta il link per accedere su Facebook, Instagram e sul nostro sito. Questa volta il premio è stato gentilmente offerto dalla gioielleria Cerrone di Lanciano (Via del verde, 28) e consiste in un bellissimo bracciale.

 

Allora partiamo con le domande...

 

 1. Chi è uno dei personaggi "storici" di Lanciano che realizzava il pupazzo di Carnevale?

La risposta esatte è TANINO. Il mitico Tanino de Vincentiis, conosciuto in città e fuori per la “Bande di Tanine”, per i suoi successi musicali e per il suo impegno nel sociale; è lui che ogni anno realizzava il pupazzo di Carnevale che poi veniva bruciato.

 

2. Com'era soprannominato Giovanni del Bar Piccadilly?

Il caro Giovanni Rosato del Piccadilly veniva chiamato “Maschera di ferro”

Giovanni era l’anima del commercio in Piazza Garibaldi e del quartiere Sacca.

Il motivo preciso di questo soprannome però non lo conosciamo.

 

3. Cosa si mangiava storicamente il giorno di Carnevale a Lanciano?

A Lanciano la tradizione vuole che il giorno di Carnevale è abitudine mangiare i maccheroni alla chitarra. E ovviamente anche la cicerchiata.

 

4. Com'è fatto il cappello di "Pulgenella"?

"Pulgenella" per chi non lo sapesse è il pulcinella abruzzese e il suo cappello ha la forma di un cono.

 

5. Cosa rappresenta la cicerchiata?

I grani della cicerchiata rappresentano il potere germinale dei semi. Mentre la forma sta a significare l'eterno rinnovarsi del ciclo naturale.

 

Queste erano le prime cinque domande incentrate sul giorno di carnevale, ora passiamo al san Valentino.

 

6. Che cosa si faceva a Lanciano per dichiarare l'amore alla propria amata?

A Lanciano, ma anche in altre parti della regione è usanza cantare insieme ad un gruppo di persone la serenata alla propria amata. Oppure si regalava una campanella nel giorno di Sant'Egidio, usanza ancora molto viva, soprattutto fra i giovani lancianesi innamorati.

 

7. Qual è la città abruzzese considerata scettro dell'amore?

Secondo le nostre ricerche pare sia Sulmona la città dell’amore abruzzese. Lo sapevi?

Sulmona oltre ad essere una città ricca di storia, d’arte e cultura è considerata anche una meta per un weekend di coppia. Perché oltre ai deliziosi confetti, Sulmona ha dato i natali al cantore dell’amore: Publio Ovidio Nasone. Quindi a Sulmona è d’obbligo il bacio sotto la statua di Ovidio. Questa infatti è diventata una tradizione per tutti gli innamorati. C’è poi l’annuale appuntamento di fine anno, dove centinaia di coppie si ritrovano in Piazza XX Settembre per giurarsi amore eterno.

 

8. Quale pasticceria storica realizzava dei pan di spagna ripieni di crema a forma di cuore?

La pasticceria in questione era Cianci e per chi non lo sapesse era situata a San Pietro. Storica meta per i ragazzi delle scuole medie che si recavano in pasticceria solo per acquistare infinite caramelle da portate a scuola. Ma i più golosi sicuramente non avranno avuto problemi per rispondere a questa domanda.

 

9. In cosa consisteva la "tradizione dell'oro" della sposa?

La tradizione dell’oro, una vecchia tradizione del posto, in cui la famiglia dello sposo regalava una serie di doni di oreficeria alla sposa.

 

10. Cosa bisognava evitare di regalare alla futura sposa?

Sicuramento in pochi conosceranno questa usanza. Da evitare assolutamente sono le spille, perché si dice che visto che la spilla possa pungere, il regalo augurerebbe una mala sorte.

 

Le ultime due domande le abbiamo riservate per la festa di San Biagio.

 

11. Che cos'è tipico acquistare il giorno di San Biagio?

Domanda facilissima per noi lancianesi. Come già detto all’inizio dell’articolo a San Biagio si acquistano i Taralli, che possiamo trovare di diversi gusti, ma sicuramente tutti buonissimi. E tu quest’anno li hai mangiati?

 

12. Tradizionalmente le candele delle Candelora in che occasione venivano accese?

Tradizionalmente le candele della Candelora, che ora sono state adottate dalla chiesa di San Biagio e vendute in occasione della festa venivano accese durante il mal tempo.

 

Continuate a giocare con noi!

 

Articolo di Mattia D


Ringraziamo EVOL CERRONE per il premio offerto